Nel corso del 2007 ha avviato la propria attività l’Azienda Speciale Consortile Comunità Sociale Cremasca, quale strumento operativo e di gestione per l’attuazione delle azioni definite in sede programmatoria. La novità del processo e l’urgenza di alcune dinamiche organizzative hanno però eccessivamente distolto l’attenzione dalla dimensione programmatoria e dalla cura delle relazioni per la partecipazione.
Nell’anno 2008, giunti all’ultimo anno del secondo Piano di Zona, sì è ripreso un nuovo investimento sul versante programmatorio a partire dalle seguenti necessità:
- di ripristinare il giusto rapporto tra programmazione e gestione con una ridefinizione dei ruoli e degli attori rispetto alle diverse componenti;
- di presidiare in modo più puntuale la dimensione progettuale che permette di realizzare le azioni secondo modalità condivise, senza rischiare di cedere a fenomeni di delega verso il livello gestionale;
- di un nuovo slancio per una rappresentanza efficace e riconosciuta delle diverse componenti istituzionali e non, al fine di promuovere una partecipazione sempre più diffusa alle “logiche del Piano di Zona”;
- di rivedere i luoghi e gli spazi per la partecipazione, rilanciando il valore dei gruppi di progetto, oggi molto fragili, e dei coordinamenti, fortemente incentrati sui servizi e le unità di offerta;
- di una riflessione sul nostro modello di funzionamento complessivo al fine di una possibile maggiore semplificazione rispetto alla naturale complessità del processo.
Al termine di un intenso percorso formativo, L’Assemblea dei Sindaci quale componente politica rappresentativa delle comunità locali che compongono l’ambito territoriale, nella riunione del 31 marzo 2009 ha proceduto all’approvazione del Piano di Zona 2009-2011 e del relativo Accordo di Programma per la sua realizzazione.